lentini small CHORALE BEATO DOMENICO LENTINI LAURIA
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BEATO DOMENICO LENTINI
(Lauria, 1770-1828)
English Version

beato lentini

Don Domenico Lentini

Don Domenico Lentini.
Il prete dagli occhi di luce
forti in quei periodi di tempi,
ha saputo legarsi ad ognuno
nel dolore e nella fede
nella delusione e nella speranza.
Ritorni ogni giorno con me
nella solitudine
resti nei miei occhi stanchi
che hanno guardato per tanto tempo
verso la tua speranza e
che hanno veduto tante cose.
Oggi tu possiedi più luce
e cogli tutte le lacrime e le ansie
sottese dall’anelito umano.
Il Tuo tempo è diventato più lungo
è diventato infinito
ha conquistato attraverso il bene
la luminosità del Cielo.

(sen. Domenico Pittella)

 

HANNO DETTO DI LUI

“Sacerdos sine adiunctis”, “ricco solo del suo sacerdozio e attingendo soltanto a questa fonte di santità”, “annuncio e precursore del Santo Curato d'Ars, venuto per divina disposizione a partecipare all’Italia meridionale quelle grandi ricchezze di cui il Cafasso, Don Bosco, il Cottolengo, il Murialdo, arricchirono l’alta Italia”.
(PIO XI, 27.1.1935)

“Il beato Domenico Lentini, predicatore itinerante, fu esemplare ministro del perdono di Il Dio, attento educatore della gioventù, instancabile testimone della carità verso i poveri, pastore solidale con le anime a lui affidate nelle vicende liete e tristi del suo tempo. Il fulcro vitale della sua spiritualità fu la Croce, considerata come la via dell’amore che si dona e si sacrifica per i fratelli, ad imitazione di Gesù, il quale ha offerto se stesso per la salvezza del mondo.”
(GIOVANNI PAOLO II, 12-13 Ottobre 1997)

 

Il Beato Domenico… senza niente!...Ricco solo di Dio! Un vero esempio di spiritualità sacerdotale. Conoscetelo di più e fatelo conoscere!”
(BENEDETTO XVI, 27.11.1006, al Vescovo di Tursi-Lagonegro Mons. F.Nolè in visita ad limina).

beato lentini quadro
Beato Domenico Lentini
olio su tela, Emilio Larocca, 1998

VITA DEL BEATO DOMENICA LENTINI
Pronunciata da S.E.R. Rocco Talucci davanti al Papa, il servo di Dio
Giovanni Paolo II, il 12 ottobre 1997 durante il rito della beatificazione.

Il beato Domenico Lentini nacque a Lauria (Potenza), diocesi di Tursi-Lagonegro, il 20 novembre 1770,in una famiglia umile e pia. A quattordici anni seguì la vocazione al sacerdozio e progredì nella vita spirituale e nella formazione culturale, prima nella parrocchia natia e poi nel seminario di  Policastro (Salerno).
Nel 1794 fu ordinato sacerdote. Abitò sempre a Lauria, celebrando con somma fede e riverenza i sacramenti, specie l’Eucaristia, ascoltando assiduamente le confessioni dei fedeli, favorendo la conversione dei peccatori, che accoglieva con amore e verità.
            Sempre obbediente al vescovo, si mantenne distaccato da cariche ed onori e si dedicò con tutte le forze all’evangelizzazionee alla missione, nel suo paese e nella diocesi, raccogliendo copiosi frutti.
            Fu ministro della Parola di Dio, a cui si accostava con cura docile ed orante.
            Fu ministro della Riconciliazione, divenendo testimone della misericordia del Padre verso i peccatori.
            Fu ministro della Carità, sapendo coniugare la fedeltà a Dio e fedeltà all’uomo.
Amò la Croce, vedendola nella luce della Resurrezione.
Con lo sguardo rivolto a Cristo Crocifisso lo seguì per il sentiero della continua povertà, della prolungata preghiera e della dura penitenza. Tenera e filiale fu la sua devozione verso la Madre Addolorata, di cui diffuse il culto.
Quando profonda era la sua severità verso se stesso, fino al flagello, tanto grande era il suo amore ai poveri, fino alla estrema condivisione. E’ ricordato difatti come uomo di penitenza e uomo di carità.

 

            Dotato dallo Spirito Santo di notevoli carismi, si manifestò sacerdote di profonda e vasta cultura. Accolse nella sua piccola casa numerosi ragazzi e giovani offrendo loro un cammino scolastico ed educativo.
            Nei gravi rivolgimenti socio-politici in cui visse, servì la Chiesa ed il suo popolo con eroica dedizione, risollevando le sorti dei diseredati e seminando ovunque pace.
            Il 25 febbraio 1828, in fama di santità, dopo un’agonia vissuta in completo abbandono mistico, il “servo buono e fedele” fu chiamato a prendere parte alla gioia del suo Signore, da lui così invocato: “Tu sei il mio bene, il mio tesoro, il mio tutto”.

 

SEGUIRE I SUOI PASSI

“Tutti esorto a seguire le orme del Beato Domenico Lentini e far tesoro del suo insegnamento divenendo, sul suo esempio, testimoni dell’amore misericordioso di Dio nel nostro tempo…”. (GIOVANNI PAOLO II, 12.10.1997)

 

Formulario delle messe del 25 Febbraio (.pdf)

Povero per scelta
La vita e i prodigi attribuiti a Domenico Lentini

LA TRATTAZIONE forse più completa sul beato Lentini è quella che ne fa Ferdinando Del Duca sul sito www.santiebeati.itEccone ampi stralci: «Beato Domenico Lentini, Lauria (Potenza), 22 novembre 1770 – Ivi, 25 febbraio 1828.
Nato a Lauria da Macario e Rosalia Vitarella, contadini, già a 14 anni segue la vocazione del sacerdozio. Divenne prete nel 1794 e si dedicò alla predicazione tra le persone di tutte le condizioni. ...(continua a leggere)

“Il Quotidiano” del 04 dicembre 2007

Ricco della carità pastorale che porta il presbitero a donarsi a Cristo

ANTONIO CANTISANI - Arcivescovo di Catanzaro Squillace

Era stato Pio XI a definire il Venerabile Domenico Lentini (1770-1828) sacerdos sine adjunctis, quando il 25 gennaio 1935 ne proclamò l'eroicità delle virtù. «Prete-prete», si potrebbe dire in altre parole. Daremmo però un senso riduttivo all'espressione pensando solo ad un prete «tutto di un pezzo».....(continua a leggere)

Illuminato Pastore di anime ed instancabile annunciatore del messaggio di salvezza

ROCCO TALUCCI - Vescovo di Tursi-Lagonegro

È per tutta la nostra Chiesa motivo di gioia ricordare il Venerabile Domenico Lentini, nativo di Lauria in Basilicata. La gioia è legata alla centralità, oggi tanto avvertita, del Vangelo di carità, che sempre più appare come lo statuto della santità, la Parola che trasforma la vita, la sorgente della novità dello spirito,.....(continua a leggere)

Promotore coraggioso di dialogo e di pace

FRANCO ALAGIA

Domenico Lentini nacque a Lauria il 20 novembre 1770, ultimi di cinque figli di Macario e Rosaria Vitarella. Di questa famiglia poverissima i figli trovarono autonoma sistemazione, ad eccezione di Domenico che restò a vivere con la sorella Antonia. Il padre, ricorrendo a prestiti onerosi, assecondò la vocazione sacerdotale di Domenico....(continua a leggere)

Stile austero di vita e rigorosa disciplina interiore

ERNESTO ZACCARA

Coerente con i principi dell'ascetica, che individuano quale fine ultimo dell'uomo l'unione dell'anima con Dio per mezzo della grazia, Domenico Lentini ebbe come scopo prevalente, se non unico, quello di salvare il suo popolo con sacramenti, preghiere, controllo delle passioni, mortificazioni, conversioni. Convinto dell'efficacia dell'esempio....(continua a leggere)

Una spiritualità caratterizzata dalla dimensione della Croce. La tensione alla perfezione evangelica lo portò a realizzare un'esemplare testimonianza cristiana

MARIO RICCIO

Per aspera ad astra: in estrema sintesi potrebbe essere questa la definizione del progetto di vita del Venerabile Domenico Lentini, che attribuiva l'assoluta prevalenza della vita futura su tutti gli altri beni. Tale esemplificazione aiuta a comprendere alcuni aspetti della vita del «prete santo»: l'estrema povertà volontaria, il rigore di vita,  la sua umiltà...(continua a leggere)